La notte passò veloce.
La mattina seguente, il treno si fermò con uno
scossone. Toria era già sveglia, intenta a infilarsi lo
zaino sulle spalle. Yuko invece dormiva ancora
come un sasso.
Toria: Papà? Papà? Dai, svegliati! Siamo arrivati!
Yuko aprì gli occhi piano piano, stropicciandosi la
faccia.
Yuko: Oh... ci siamo? Stavo dormendo... troppo
bene...
Sbadigliò, si stiracchiò, poi si alzò e prese lo zaino. I
due scesero dal treno.
Voce dall'altoparlante: Benvenuti a EstCity.
Toria guardò Yuko.
Toria: Adesso cosa si fa?
Un forte brontolio rispose per lui: era lo stomaco di
Yuko.Yuko: Ok... prima di tutto dobbiamo mangiare
qualcosa!
Anche lo stomaco di Toria borbottò in risposta.
Toria: Eh, effettivamente... però prendiamo
qualcosa di veloce.
Yuko: Sì, basta che mangio subito qualcosa...
Usciti dalla stazione, trovarono subito un
distributore automatico.
Yuko: Oh, fantastico.
Toria: Sì, vediamo che c'è.
Si avvicinarono alla macchinetta.
Yuko: Allora... cioccolato no... qualcosa di più
sostanzioso... Ah, eccoli! Tramezzini tonno e
carciofi!
Toria: Bleah. I carciofi? Ma che gusti hai?
Yuko: Guarda che sono buoni! Tu cosa prendi?
Toria: Due barrette. Ovviamente.
Yuko inseri i soldi e prese prima le barrette per
Toria.
Yuko: Tieni, ecco qua.
Toria le scartò al volo.
Toria: Mamma mia, che fame.
Poi Yuko digitò il codice per il suo tramezzino.
Yuko: Ci siamo...
Il braccio meccanico della macchinetta si mosse...
ma si bloccò di colpo.
Yuko: No, dai. Si è bloccata!Toria (con la bocca piena): Cosa? Haha, davvero?
Yuko (arrabbiato): Che ridi?! Ho fame!
Maledetta macchina!
Iniziò a premere i tasti all'impazzata.
Toria: Guarda che se è impallata non serve a
niente.
Yuko: Non mi interessa, questa stronza deve darmi
il mio cibo!
Cominciò anche a darle dei colpetti di lato.
Toria: Papà... non funziona così.
Yuko: Sì che funziona!
BANG.
Le diede un pugno forte. La macchina si spense.
Toria (occhi spalancati): ...L'hai rotta.
Yuko: Merda. Forse ho esagerato.
Poi, come per magia, si riaccese.
Yuko: È ripartita!
Toria: Non credo...
La macchinetta iniziò a muoversi in modo strano.
Il braccio meccanico prese a scaricare tutto
quello che aveva: tramezzini, bottiglie, caramelle,
snack. Tutto precipitò nella fessura di raccolta.
Yuko (panico): Oh no. L'ho rotta davvero!
Voce da lontano: Ehi, voi! Che state facendo?!
Non si manomettono le macchinette!
Toria: Papà, forza! Scappiamo!
Yuko: Sì, aspetta un attimo... prendo iltramezzino!
Aprì lo sportello, e venne giù tutto.
Yuko: Oh cavolo...
Toria (già in corsa): Forzaaaa!
Yuko: Arrivo, arrivo!
Raccolse al volo i tramezzini e lasciò tutto il resto lì,
poi si voltò verso l'addetto che stava arrivando.
Yuko: Mi dispiace! Lo ripagherò, promesso!
E corse via, raggiungendo Toria.
L'addetto arrivò davanti alla macchina, la osservò
perplesso.
Addetto: ...Ma che tipo.
Poco dopo, i due arrivarono in una piazzetta.
Toria: Mi hai stufato. Basta scappare perché
combini casini!
Yuko: Non l'ho fatto apposta!
Toria: Sì, come al solito... Vabbè, lasciamo stare.
Mettiamoci lì a capire dove dobbiamo andare.
Si sedettero sul bordo di una fontana.
Toria tirò fuori il tablet dallo zaino e iniziò a
guardare la mappa. Yuko, nel frattempo, mangiava.
Yuko: Oh... buoni. Uhm. Forse dovevo prendere
anche gli altri, tanto erano tutti caduti...
Toria (guardando lo schermo): Allora... la direzione
è questa. Però dobbiamo-
BIP.
Lo schermo si spense.
Toria: Oh, cazzo!Yuko: Che succede?
Toria: Il tablet è scarico!
Yuko: Cosa?! Perché non l'hai messo in
carica sul treno?
Toria: Me ne sono dimenticata! Potevi farlo anche
tu!
Yuko: 10? lo stavo... bene, ieri sera.
Toria: Come al solito... vabbè, non importa. Più o
meno ho capito la direzione.
Yuko si guardò intorno: c'erano almeno cinque
strade diverse.
Yuko: Sei sicura?
Toria: Ovvio.
Yuko (rassegnato): Beh... andiamo. Cosa stiamo
aspettando?
Un'ora dopo stavano ancora camminando.
Yuko: È un'ora che camminiamo. lo non ce la faccio
più!
Toria: Ci siamo quasi, me lo sento!
Yuko: Non possiamo andare a sensazioni!
Toria: Hai un'idea migliore?
Yuko: ...No.
Si fermarono all'incrocio.
Yuko: Ci siamo?
Toria: Quasi. Ma non ne sono sicura...
Passò una signora. Toria si avvicinò.
Toria: Scusi! Scusi!
Signora: Sì, dimmi?Toria: Conosce una certa Yelena
Morozov?
Signora: Mmm... no, mi spiace.
Toria: Ah, ok... grazie lo stesso.
Ritornò dal padre.
Yuko: Quindi?
Toria: Nulla. Dobbiamo continuare a chiedere.
Yuko: Ovviamente. Chi non conosce una
cospirazionista...
Toria: Non abbiamo alternative.
Iniziarono a chiedere a diverse persone. Tutti
scrollavano la testa. Fino a un signore anziano che
annuì:
Signore: Oh sì... la signorina che fa i video? La vedo
spesso fare colazione.
Toria (entusiasta): Davvero?! Sa dove abita?
Signore: No, quello no. Ma se andate al bar là in
fondo... quello all'angolo, la conoscono.
Indicò un piccolo bar con la tettoia rossa.
Toria: Grazie mille, gentilissimo!
Yuko: Oddio... non ce la faccio più...
Attraversarono la strada tra clacson e traffico.
Toria: Aspetta qui. Entro io.
Yuko: Sì... mi siedo un attimo.
Toria entrò nel bar.
Toria: Salve!
Barista: Oh, ciao! Dimmi?
Toria: Conosce una persona che si chiamaYelena Morozov?
La barista si illuminò.
Barista: Certo! Perché?
Toria: Abbiamo bisogno del suo aiuto.
Barista: Allora la trovi qui dietro, nel vicolo.
Porta nera, in legno.
Toria: Fantastico, grazie!
Uscì dal bar entusiasta.
Toria: Papà! Papà, l'ho trovata! Ci siamo! È dietro il
bar! Papà?
Yuko era seduto su una sedia, di spalle.
Toria si avvicino.
Toria: Papà, abbiamo trovat-
Un forte russare le rispose.
Toria (incredula): ... Papà?
Sbuffò. Poi, a pieni polmoni:
Toria: PAPAAAAAAA!!!
Yuko saltò dalla sedia di scatto.
Yuko: Che c'è?!
Toria: Sei incredibile! lo mi do da fare e tu dormi!
Yuko: Si stava bene qui...
Toria: Alza il culo! Ho trovato dove si trova!
Yuko: Davvero? Fantastico!
Toria: Non grazie a te! Muoviti!
Yuko si alzò, ancora mezzo addormentato, e seguì
Toria che si dirigeva verso un vicolo stretto tra due
palazzi fatiscenti.
Toria: Mi hanno detto che è una piccola porta nerain legno. Dove può essere?
Yuko: Uhm... quella porta?
Toria si voltò.
Yuko stava indicando una porticina annerita dal
tempo, con sopra una scritta rossa malconcia:
"PERICOLO - NON APRIRE - MORTE
SICURA!"
Yuko: Non sembra molto... invitante.
Toria: Dai, muoviti. Apriamola ed entriamo.
Yuko: Che palle. Fammi andare prima, come
sempre.
Si avvicinò con cautela, Toria alle sue spalle.
Appoggiò la mano sulla maniglia e la spinse piano.
Appena si aprì uno spiraglio, una folata di gelo li
investi, come se qualcosa di antico stesse
respirando dall'interno.
Yuko: Siamo sicuri? Non si vede nulla.
Toria: Sì. Muoviti.
Yuko entrò per primo, con Toria subito dietro.
La porta si richiuse da sola alle loro spalle, facendo
un CLACK sinistro.
Davanti a loro si apriva un tunnel buio, umido,
avvolto da un silenzio pesante